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Post: COMUNICATO UNITARIO  13 SETTEMBRE 2021

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COMUNICATO UNITARIO 13 SETTEMBRE 2021

Oggi cominciano le lezioni del nuovo anno scolastico per tutti gli studenti, le studentesse, i/le docenti, il personale ATA, i/le DSGA e i/le Dirigenti delle scuole bolognesi.

Nei mesi passati ci siamo battuti affinché si ritornasse alle attività in presenza chiedendo che fossero coniugate la sicurezza, per tutti e tutte coloro che nella scuola lavorano e studiano, e la lotta alle pesanti diseguaglianze che la didattica a distanza ha portato e porta con sé.

Per questo a maggio abbiamo sottoscritto un “Patto per la scuola al centro del Paese” dove abbiamo condiviso con il governo che il sistema di istruzione e formazione è centrale per lo sviluppo sostenibile e per il lavoro e costituisce una infrastruttura strategica del nostro Paese, una risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale.

E per questo sono necessari  interventi strutturali sugli organici, sul reclutamento, sull’edilizia scolastica, sui trasporti.

Sappiamo che oggi esistono ancora forti criticità per le scuole bolognesi perché l’organico sia dei docenti sia del personale ATA è insufficiente. E’ insufficiente perché il Governo non ha tenuto conto, nonostante le tante e ripetute denunce da parte nostra sin da giugno, della situazione di forte aumento di alunni alle superiori, non compensato dalla diminuzione nell’infanzia, primaria e medie. Sono anni che la scuola bolognese soffre questa carenza. E’ ora che il governo tenga fede al “Patto” e investa in modo strutturato per eliminare le tante, troppe, classi che nel nostro territorio vedono un numero di alunni/e tra il 26 e il 30. Ed è ora che intervenga per dare dignità alla formazione permanente dedicando un organico sufficiente e stabile per i corsi serali.

Non serve solo un aumento di organico “spot” con durata sino al 30 dicembre 2021, seppur indispensabile per fronteggiare la pandemia: serve più organico strutturato e serve organico aggiuntivo per la sicurezza di tutti/e sino al termine delle attività didattiche.

Invece vediamo un inaccettabile arretramento rispetto al precedente anno scolastico relativamente alle risorse economiche investite.

Ma le criticità di inizio anno risiedono anche nelle politiche di reclutamento che continuano a non affrontare in modo deciso e corretto il problema dei tanti posti vuoti all’inizio dell’anno scolastico, al di là delle intenzioni e degli annunci.

La scuola bolognese, con tutte le componenti che ne costituiscono la comunità educante, ha lavorato per arrivare ad aprire oggi le porte agli alunni e alle alunne, in mezzo a mille difficoltà, tra organici insufficienti, posti vuoti, spazi da reperire, norme da rispettare a volte ambigue e senza chiarimenti, a volte emanate e da far rispettare da un giorno all’altro, ma con una consapevolezza: la scuola si fa a scuola e la si deve fare in sicurezza per tutti/e.

Non si possono trovare scorciatoie per i mancati investimenti. La Didattica digitale integrata (meglio conosciuta come Dad), la sola raccomandazione del distanziamento di un metro, l’introduzione del green pass per chi lavora e per i genitori non sono soluzioni che aiutano la scuola a diventare “una infrastruttura strategica del nostro Paese, una risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale”.

Questo appello è per tutti coloro che possono decidere perché, come ha detto il presidente Draghi nel suo discorso di insediamento alle Camere questa è “un’occasione storica di ridare priorità alla scuola, non sprechiamola”.

Un augurio di buon anno scolastico a tutte e tutti.

Bologna, 13 settembre 2021